Rieccomi...

Ho titubato a lungo se tornare o meno... poi... rieccomi! :)

Sono stata indecisa per un solo motivo: avevo il blog, il mio blog intuttaconfidenza.blogspot.com da più di due anni. Vi avevo raccontato le mie avventure disavventure, le mie riflessioni, i rapporti con le persone più o meno care, e all'improvviso è sparito tutto: per attività sospetta! Mi sono stati bloccati il profilo, il blog e l'e mail, di punto in bianco.

Mi sono sentita denudata e derubata.

Sono tornata solo per un motivo: mi mancavano le belle persone e i loro bei blog, così diversi tra loro ma tutti così ricchi, costruttivi, divertenti, curiosi, seri, simpatici...

Non son riuscita a mantenere i contatti, molti blog non permettono il commento agli Anonimi, ma ho continuato a leggervi e a seguirvi.

Ed ora un augurio: il nuovo anno vi porti amore, felicità e gioia infinita!

Dona Flor, con affetto

2 gennaio 2013

venerdì 8 novembre 2013

E' da qualche settimana che ho una smania, un pensiero che fa sempre più spesso capolino.
Mi sono stancata di insegnare.
Non mi sento più molto motivata, piuttosto annoiata... I ragazzi sono esemplari, ho un buon rapporto con le classi e con i colleghi, anche se di qualcuno farei a meno...
E' più una questione di insoddisfazione personale.
Mi pesa tutto, svegliarmi alle 5, guidare per più di un'ora e mezza all'andata e altrettanto al ritorno, le riunioni inutili, la burocrazia ancor più inutile... poi in classe passa, ma sento che sto perdendo il mio sorriso e la voglia di lavorare...
E adesso come si fa?

14 commenti:

  1. Sono convinta che a volte il lavoro ci lasci un po' insoddisfatti. Però senza che si fa? Tieni duro e pensa alle vacanze natalizie.

    Bacio cara

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    1. Cara Kylie, mi leggi nel pensiero, è davvero incredibile ma sto facendo il conto alla rovescia. Son messa male eh?! ;)

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  2. Mi sembra naturale cadere nel dubbio,specialmente se si hanno orari impegnativi come i tuoi, ma sono convinta che tu sia nata per insegnare, perchè un insegnante, donna o uomo che sia, necessita di un bouquet fatto di psicologia,umanità, compressione e passione, come quello che possiedi.
    Cristiana
    con un abbraccio.

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    1. Così non vale, mia cara Cri... mi fai arrossire! :)
      Sicuramente ci ho messo molto impegno, ho sempre fatto corsi universitari di formazione, tengo ai ragazzi, ecc... mi sento la coscienza a posto... forse è solo il periodo un po' troppo pieno. Mi assorbe ogni energia...
      Grazie per le tue parole, baci baci!

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  3. Trovo che Cristiana abbia centrato in pieno la questione e concordo totalmente con quanto detto . Sei nata per insegnare , ami il tuo lavoro e un momento di sconforto è più che normale . Ti mando un mondo di baci Florecita!

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    1. Cara Clau, mi impegnerò ancora di più... per non deludere nè deludermi.
      Siete davvero tutte molto molto care, uniche e insostituibili!!!
      Un forte abbraccio! :)

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  4. Ciao Flor, adesso ti faccio un'elenco delle cose che sicuramente ti piacciono e forse sono il motivo per cui hai scelto di insegnare,
    allora iniziamo:
    - un posto fisso.
    - uno stipendio fisso.
    - la possibilità di essere quasi sempre fuori casa senza doverti rompere le scatole a pulirla, tanto c'hai la scusa: "non posso farlo se lavoro".
    - assaporare un magnifico caffè al bar la mattina prima di andare a lavorare (non so se lo fai, ma io lo farei).
    - poter far parte della gioventù (anche se qualcuno dice ancora che si tratta di gioventù bruciata).
    - divertirti a leggere i temi che i tuoi alunni svolgono (per me sarebbe la cosa migliore di questo lavoro).
    Che dici devo continuare?
    Guarda che ce nè e ce nè di cose che posso ricordarti se vuoi, dimmi tu! ;))))
    Comunque da parte mia un bacioooooo

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  5. Ciao S.Pia!!
    Mi son divertita a leggerti... ahahah... Hai ragione su moooolti aspetti, soprattutto sul caffè ;) Non mi ci ritrovo molto sui primi due: per me il posto fisso è un'utopia (sono precaria e tale resterò ancora per un bel pezzo), lo stipendio è fisso, verissimo... infatti io auspicherei che non lo fosse, ma che venisse introdotto un sistema di retribuzione basato sul riconoscimento della qualità e non qualità del lavoro svolto.
    Sulla casa... beh... mi riduco sempre a sistemarla la domenica mattina: ora preparo le lezioni per domani, le verifiche per martedì, mercoledì e venerdì, correggo i quaderni... poi spalanco porte, finestre e finestroni e lucido la casa a nuovo, metto su la lavatrice e intanto stiro. Così per una settimana si tira avanti... ahahah... puoi immaginare in che condizioni sia in questo momento!!!
    Buona domenica, bacioni!! :)

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  6. Eh Flor, capisco perfettamente cosa vuoi dire ed ho spesso le stesse pulsioni. Ultimamente mi ritrovo a spulciare normative che riguardano anni sabbatici, aspettative... Del resto sulla scuola hanno spruzzato Napalm per un ventennio e quello che ne è rimasto è così lontano dal ricordo di Barbiana: scoraggerebbe Giobbe lavorarci! L'unica cosa positiva l'hai citata tu: arriva il momento in cui chiudi la porta e sei coi ragazzi, e questo, sino almeno del successivo “disbrigo pratiche”, dà ben la forza di tirare avanti. :-)

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    1. Giò, mi rendo conto che per chi non appartiene al sistema scolastico sia un po' più difficile comprendere in quali condizioni dobbiamo lavorare. Per non dire poi se si ricoprono delle funzioni. Io non faccio che rispondere al telefono e alle mail, mando schede di progetti, richieste e relazioni, scrivo autorizzazioni e permessi e... mi tocca ascoltare i lamentii continui dei colleghi e dei bidelli, mediare col dirigente e magari risultare pure simpatica a tutti (giusto per sdrammatizzare). Non è questo che desideravo fare, non è così che si creano le condizioni per formare i nostri alunni. Mi sento più una segretaria che una docente.
      Non capisco la moda di dover presentare la scuola come un'ente che dispensa attività che di sicuro la fanno apparire efficiente e moderna (diciamo così), ma che a me lasciano perplessa... Dimmi che senso ha mandare le classi a vedere la neve quando il paese è sotto neve per 4 mesi all'anno? Mah... misteri e sprechi della vita...
      Per fortuna ci sono i ragazzi... se no...
      Ma io non vedo l'ora di finire... ahahah

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  7. io darei la colpa all'autunno in generale, ma sicuramente c'è anche la stanchezza della sveglia, dei km in auto e di quei colleghi, anche se pochi, con cui non si lega.
    la scuola, come tutti i settori, è fatta di "finte" riunioni per fare il punto della situazione, di carte e burocrazia, inutili ma necessaria a dare un po' di controllo a chi sta in alto

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    1. Spero di sbagliarmi, ma l'insofferenza cresce di pari livello con l'esperienza. Arrivano richieste assurde che trovo offensiva per la nostra professionalità ed allora mi chiedo "ma chi me lo fa fare a sopportare?". So bene che ogni lavoro ha i suoi pro e i contro, ma a volte la tentazione di infischiarsene di tutto è forte! ;)

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  8. grazie di essere passata ieri e di aver confermato le mie aspettative, che oggi mi fanno sentire anche molto fortunata. mi ha commossa il tuo commento. GRAZIEEEEEEEE A TE PER L'AMICIZIA

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    1. Sono io a dire grazie a te!!!! Mi hai fatto una sorpresa enorme con i tuoi post!!!
      Mi sono commossa davvero... sei molto molto cara :)
      E poi mi hai detto che porto fortuna wow!!!!!!
      Un abbraccio da Flor la vanitosa ;)

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