Rieccomi...

Ho titubato a lungo se tornare o meno... poi... rieccomi! :)

Sono stata indecisa per un solo motivo: avevo il blog, il mio blog intuttaconfidenza.blogspot.com da più di due anni. Vi avevo raccontato le mie avventure disavventure, le mie riflessioni, i rapporti con le persone più o meno care, e all'improvviso è sparito tutto: per attività sospetta! Mi sono stati bloccati il profilo, il blog e l'e mail, di punto in bianco.

Mi sono sentita denudata e derubata.

Sono tornata solo per un motivo: mi mancavano le belle persone e i loro bei blog, così diversi tra loro ma tutti così ricchi, costruttivi, divertenti, curiosi, seri, simpatici...

Non son riuscita a mantenere i contatti, molti blog non permettono il commento agli Anonimi, ma ho continuato a leggervi e a seguirvi.

Ed ora un augurio: il nuovo anno vi porti amore, felicità e gioia infinita!

Dona Flor, con affetto

2 gennaio 2013

venerdì 30 agosto 2013

Cristiana, Kylie, Clau, Giò, Topo, Ave, Pupottina!!!

Un Grazie Sentito a S. Pia di http://mondodarte.blogspot.it/
che mi ha donato:
Come detto a S. Pia ringraziandola del premio, il mio blog è un angolino di riflessioni, di pensieri e di idee, anche slegate tra loro, ma mie. 
E sono io a ringraziare voi, perchè leggere le vostre opinioni e i vostri commenti mi offre lo spunto per osservare i vari casi della vita da prospettive diverse, a volte anche lontane dal mio modo di essere. 

In base alle caratteristiche prefissate dal blog affidabili.it 
dovrei scegliere altri blog tra i miei blog amici.
E' questa è una difficoltà perchè per me siete tutti affidabili!
I requisiti sono: 
 Il blog è aggiornato frequentemente
 Mostra la passione autentica della/del blogger per l'argomento di cui scrive
Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
Offre contenuti ed informazioni utili ed originali
Non è infarcito di troppa pubblicità

Visto che la scelta fa parte del gioco:
E

Tantissimi cari saluti!!!

martedì 27 agosto 2013

Mi ero ripromessa di non scrivere più post del genere, ma come si fa a non farlo e a non pensarci?
La scuola sta per ricominciare e la mia ansia sale di giorno in giorno.
Nella mia testa frullano domande su domande: avrò un incarico? sarà ad orario pieno? e, soprattutto, dove sarò?
Ogni volta è un ricominciare, colleghi nuovi, alunni nuovi, problemi nuovi...
La tragedia della mia vita è questa precarietà che riguarda non solo il lavoro ma anche la situazione sentimentale. Anzi, questo secondo punto è anche più grave e complesso da risolvere.
Ecco alcune pillole di saggezza che mi sento propinare, non per cattiveria (ma proprio per darmi il colpo mortale):
1- i migliori sono già stati presi (grazie, dico io...)
2- ormai devi aspettare la seconda scelta: separati, divorziati, vedovi... (vedovi?!?!  si potrà augurare che muoia una... ma insomma!)
3- gli uomini son tutti uguali, cambia la faccia ma son tutti uguali... (bella roba... allora sì son messa bene....)
4- beata te, sei libera di far tutto quello che vuoi (ovviamente detto da amiche sposate che cercano di consolare, ovviamente non riuscendoci...)
5- muoviti che se no diventi una zitella!!! (quando aggiungeranno anche acida, allora sarà davvero tardi ;)
Guardando un telefilm, una delle protagoniste va da un avvocato divorzista e questo le dice di non aver paura di affrontare il dopo divorzio, è una bella donna e troverà presto un uomo pronto ad amarla. Questa chiede se è una battuta che fa a tutte per andare avanti con la causa. E lui le risponde di no: ci son donne che basta guardarle ed è già chiaro che moriranno sole e mangiate dal loro gatto.
Per fortuna non ho gatti!


Crudelia Demon
La zia di Pollyanna

La zia Selma
La signorina Rottenmeier

lunedì 26 agosto 2013

Riporto solo il fatto: nel centro commerciale sono già apparsi sugli scaffali i panettoni di Natale.



domenica 18 agosto 2013

Questo non è sicuramente un pensiero da post-vacanza. Dovrei scrivere di uscite, di viaggi, di cene, di parole dette o non dette, di persone... ma no. Non voglio raccontare niente di tutto ciò.
Ogni tanto mi torna in mente una certa storia...
Non mi è mai piaciuta la parabola del figliol prodigo.
Un padre perdona tutto e risolve tutto, mi sta bene. Ma non sarebbe più "educativo" se prima del perdono si mettesse alla prova il pentimento del figlio?
La parabola non racconta quello che succede dopo. Il figlio avrà veramente cambiato strada o sicuro del perdono del padre, nonostante tutto, avrà ritentato la sorte?
E il padre, in questo caso, ha il dovere di riprenderselo e di fidarsi di lui un'altra volta?
Guercino, Ritorno del figliol prodigo


lunedì 12 agosto 2013

Oggi si respira aria di ferragosto, di ferie, di pausa. Dalla strada non arrivano rumori, stamattina alla posta nessuno brontolava per la fila e controllava di continuo l'orologio, i parcheggi sono quasi deserti, i marciapiedi sembrano in movimento per la gente che va. Il sole splende, ma non ustiona, l'aria è pulita e si sta bene.
Mentre guidavo, dal sedile posteriore dell'auto che mi precedeva un bambino faceva la linguaccia e le smorfie.
Un ciclista col cellulare all'orecchio guidava senza mani.
Una signora con ai piedi degli zoccoli altissimi ed una lunga gonna fiorita aveva i capelli in perfetta piega, le si ergeva una torre altissima, pareva Marge Simpson.
Due ragazzi si abbracciavano nel parcheggio di fronte al forno.
E un autista di un pulmino, vedendoli, clacsonnava* a festa.
Chissà se in questo stesso momento qualcuno sta scrivendo qualcosa di simile annotando che c'era una ragazza che dalla posta, dopo minuti di attesa, salì in auto e vide un bimbetto scherzoso ed una signora agghindata, passò al forno dove riconobbe due ragazzi che abitano vicino a casa sua ed infine risalì in macchina per tornarsene a casa dopo aver sorriso per un camioncino che strombazzava?
Non si sa mai, no? L'attimo che per me acquista valore potrebbe coincidere con l'istante captato da un altro.

* Suonare il clacson.... clacsonnare non esiste, ma qui ci stava bene. Una possibile licenza prosaica?! ;)



giovedì 8 agosto 2013

Vorrei inserire una bella immagine estiva. Cerco su google immagini e mi appaiono centinaia di spiagge, ragazze in costume, ombrelloni, caricature del sole, ciabatte ombrelloni e conchiglie, ma io che pur abito a pochi minuti dal mare (e a pochi minuti dalla campagna e ad un'ora dalla montagna), fuggo il mare come i gatti l'acqua.
Per me il mare è quello che conosco dopo i mesi estivi e prima dei mesi estivi. Il mare è... passeggiate sulla spiaggia deserta, incontri con qualche persona solitaria che alza appena lo sguardo o che non si accorge nemmeno della presenza di altri, è ascoltare le onde, guardare i gabbiani e mirare l'orizzonte, magari con qualche peschereccio al largo...
Quindi, ecco la mia immagine estiva... i miei fiori preferiti...

domenica 4 agosto 2013

Dopo due giorni immersa tra la folla, i rumori, i discorsi tra i più strampalati e i più seri, questa sera mi prendo del tempo per me.
Oggi pomeriggio, mentre ascoltavo avventure e disavventure di amici che per passare l'estate all'insegna del divertimento devono partecipare a tutte le feste, mangiare in tutti i ristoranti chic del litorale, scoprirsi il più possibile perché più pelle si mostra più si è desiderati ed affascinanti, riflettevo tra me e me dove avrei desiderato trovarmi io.
Anni fa avrei risposto in camera, a leggere un buon libro o davanti al pc... oggi no. C'è un posto che è il mio rifugio e che ha il potere di rimettermi in sintonia con il mondo, con gli uomini e con Dio... è il terrazzo di casa mia.
Quando arriva il buio e l'aria si fa fresca, mi siedo in terrazzo, sulla mia poltrona di vimini intrecciato a forma di uovo. E' grande e comoda, e sembra che adagiandomi su di essa mi voglia proteggere con un abbraccio.
Mi stendo, piego le gambe e guardo il cielo. E per magia sono in teatro, in prima fila. Alzo lo sguardo e mi trovo di fronte, maestoso e vicino il grande carro. E le ore volano via, pensando e non pensando, nell'ascolto di me stessa e dei miei silenzi.
E di notte, quando per il caldo non si dorme, scivolo via dal letto e quasi mi meraviglio quando aprendo piano piano le persiane vedo che la luna e il carro sono ancora lì, indifferenti a tutto e a tutti.



venerdì 2 agosto 2013

Ho finito la Tesi. Ho letto e riletto, corretto, riletto e stampato. Fine!
Ora mi sento leggera come una piuma, posso prendermi una bella pausa e non pensare più a niente.
Per un attimo mi è sembrato di tornare a quando scrivevo la Tesi di laurea. Qualcuno arriccerà il naso nel leggere ciò che sto per scrivere, ma io, quanto mi ero divertita! L'argomento mi interessava, il prof. che mi seguiva era una persona gentilissima, un gentiluomo vecchio stampo, con una cultura vastissima e una leggerezza di spirito che non poteva non conquistare.
Una mia amica, che ha ripreso gli studi, è andata a parlargli per chiedergli delle dritte sul programma da studiare e gli ha fatto il mio nome. Quando me l'ha raccontato ho sentito un enorme piacere, le ha detto di ricordarsi bene di me, che avevo fatto un ottimo lavoro e che non si stupiva di sapermi insegnante.
Sono passati alcuni anni, una copia della mia Tesi è nella libreria della mia camera. Quando la guardo, mi commuovo. Mi ricordo di me e di tutti i progetti che avevo, non sogni, ma progetti. 
Alcuni li ho realizzati, altri li ho persi lungo il cammino o perché si sono evoluti o perché semplicemente sono scomparsi sostituiti da altri.
Professionalmente mi sento appagata, sono contenta del mio lavoro.
Sentimentalmente invece, non sono nè appagata nè contenta. E a volte questa senso di delusione e di fallimento vela il resto non facendomelo apprezzare del tutto.
Io mi ci sono impegnata, ho creduto in questa persona, ho accettato i suoi cambi di umore e le sue sparizioni seguite da ritorni che mi illudevano e mi confondevano ancora di più... ma alla fine la verità è uscita. 
E come dice Giacomo 
.
"all'apparir del vero
tu, misera, cadesti"