Sono iniziate le letture estive, le mie letture ovviamente, quelle che durante l'inverno devo rinviare per vari motivi...
Sono cominciate male, ecco il mio incipit o meglio l'unico commento che mi viene...
La colpa è mia, ho voluto iniziare con un autore che non mi piace e non reggo, nonostante la buona volontà e nonostante che "L'innocente" sia da considerare più che accettabile. Sto parlando di D'Annunzio e l'opera è "Il piacere", che di piacevole ha ben poco, a mio modesto parere.
Ho ritrovato un quadernino che avevo dimenticato in un cassetto. E' piccolo, di carta riciclata e di color beige, sulla copertina ha una riproduzione di un'opera di Tonino Guerra, infatti lo avevo comprato nel negozietto che vende alcune sue opere nel paese in cui viveva. L'ho usato come diario personale ed è scritto fitto fitto... Non voglio rileggere niente, non credo che mi farebbe bene tornare a ricordare certi episodi e le emozioni ad essi legate...
Nell'ultima pagina trovo scritto "Letture estate 2013" con questo elenco:
Atlante occidentale
Una questione privata
Il sergente nella neve
Uno, nessuno e centomila
La lunga vita di Marianna Ucria
Castelli di rabbia
La casa in collina
Diceria dell'untore
Il prete bello
Segue "Libri iniziati, ma non finiti"
L'isola del giorno prima
La cognizione del dolore
Un amore
Onestamente, credo di aver letto molti più libri, forse non sono stata scrupolosa nell'annotarli.
Da domani, se il tempo sarà clemente, inizierò le mie vere vacanze, ho in mente di passare un mese in totale relax. Mi rifugerò nella casa di campagna dei miei nonni, passerò il giorno a godermi il verde dei campi, il giallo dei girasoli e l'azzurro del cielo, l'unico rumore che sentirò sarà quello delle foglie mosse dal vento...
Alla sera tornerò qui a casa, l'idea di dormire da sola mi spaventa un po'... inoltre, ho anche delle cene in programma con le mie amiche.
Il tutto è abbastanza divertente, l'estate scorsa ho fatto la stessa cosa e mi era quasi sembrato di vivere uno sdoppiamento di personalità! Dal mattino al tardo pomeriggio ero una campagnola immersa in un favoloso ambiente bucolico, vestita in modo comodo, pratico e funzionale, pure impolverata dopo le passeggiate nei campi e nei sentieri. Poi, dopo mezz'ora di viaggio e una bella doccia, mi ritrovavo, truccata e addobbata e "ingabbiata" in vestiti scomodissimi (per non dir delle scarpe), al Lido e nei locali-in della riviera a sorseggiare un aperitivo o a cena, per poi il mattino dopo tornare ad essere una contadina...

Un paio di giorni fa ho incontrato un signore che circa quattro, cinque mesi fa mi aveva fatto una proposta allettante che mi avrebbe aperto parecchie porte; mi ha chiesto se mi fossi pentita della mia scelta. Non ho avuto bisogno di tempo per rispondere. Non mi sono pentita affatto. Mi conosco troppo bene e so che sono interessata mi butto a capofitto senza dubbi nè incertezze.